e^(2x) - e^x > 2 oppure (e^x - 2) (e^x + 1) > 0
e^x = t diventa un'equazione di secondo grado che scomponi normalmente e poi torni a e^x
t^2 - t - 2 = (t-2)(t+1)
si può porre un criterio oggettivo anche se non perfetto: richiedere che ogni quesito presenti almeno un tentativo di risoluzione e/o una precisa spiegazione di ciò che non è chiaro.
La seconda alternativa garantisce perlomeno che, a prescindere che uno non sappia qualcosa (che è sacrosanto), almeno abbia però chiaro ciò che non sa. Su questo Socrate ci aveva preso in pieno.
se imponi t=e^x e poi sostituisci, ottieni t^2-t-2>0 A questo la risoluzione è banale.