L'energia non si consuma, semmai si trasforma. La trasformazione che porta alla cronologia degli eventi e quindi al tempo, è legata alla irreversibilità e quindi alla possibilità di distinguere un prima e un dopo. L'irreversibilità appare ai nostri occhi come una conseguenza della impossibilità di stabilire delle esatte "condizioni iniziali" che determinano l'esatta evoluzione di un sistema a molte particelle. È sufficiente variare di poco tali condizioni iniziali, perché il sistema evolva in stati finali completamente differenti. Il teorema H stabilisce che un sistema nella sua naturale evoluzione trasforma l'energia di qualunque tipo in energia termica che non è statisticamente reversibile in energie più "pregiate". Il secondo principio della termodinamica pone dei limiti invalicabili al recupero di tali energie.
L'idea è che tale irreversibilità (e quindi il concetto di tempo) sia una conseguenza della indefinitezza di "esatte" condizioni iniziali. Se distinguiamo un "prima" e un "dopo" ciò è dovuto solamente alla nostra osservazione degli eventi che accadono nei sistemi a molte particelle. Che poi l'energia iniziale sia di tipo gravitazionale o di altro tipo, secondo me, non ha molta importanza.
il campo gravitazionale é a rotore nullo e conservativo quindi in generale no, o in altre parole la stessa energia che impieghi per sollevare qualcosa di una distanza x ti viene restituita quando qual qualcosa cade dalla stessa distanza